domenica 30 dicembre 2012

Una notizia buona ed una cattiva!




Cattiva Notizia
È' assurdo il silenzio di fronte alla oramai quasi certa decurtazione dei lavori, attualmente in esecuzione, del Megalotto 1 della Strada Statale 106 Jonica che da Gioiosa Ionica doveva raggiungere Ardore. Non solo dal Governo per questo Megalotto non è stato disposto alcun finanziamento aggiuntivo ma ora apprendiamo pure che l'opera non oltrepasserà nemmeno l'area del sito archeologico di Locri.
Non si conoscono le ragioni per cui tutto ciò è avvenuto.
Tuttavia, è certo che ancora una volta l'area ionica viene penalizzata dall'esecuzione di un'opera che non rispetta né i tempi, né le modalità progettuali.
Tutto ciò, purtroppo, avviene nel silenzio più totale dei midia e delle istituzioni.

Buona Notizia
È arrivata ad una svolta decisiva l’annosa vicenda del completamento della Variante alla Strada Statale 106 a monte dell’abitato di Roccella Jonica. Il Tar di Reggio Calabria pronunciandosi sul ricorso presentato dalla ditta Alpin s.r.l. di Benevento, contro l’aggiudicazione dei lavori da parte dell’Anas al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, ha infatti respinto la richiesta avanzata dall’Alpin di sospendere l’esecutività dell’aggiudicazione stessa. Ciò «in considerazione delle pressanti esigenze di interesse pubblico rappresentate dalle Amministrazioni residenti» ed in particolare dal Comune di Roccella.
L’accoglimento della sospensiva avrebbe significato non solo un ritardo di anni nell’inizio dei lavori, ma anche, assai probabilmente, un rinvio sine die dei lavori stessi. Basti pensare al fatto che la base d’asta dei lavori di completamento è stata valutata dall’Anas in 16.192.701,20 euro a prezzi 2008 e che questa somma non sarebbe sicuramente sufficiente a coprire i costi dell’investimento a prezzi 2014 o 2015 quando sarà probabilmente deciso il merito della questione in via definitiva. Il rigetto della sospensiva rende, invece, possibile per l’Anas stipulare da subito il contratto con il Consorzio Cooperative Costruzioni, dando così avvio ai lavori dopo la trentennale attesa di Roccella rispetto alla realizzazione di un’opera decisa per legge nel 1982.

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