mercoledì 25 settembre 2013 0 commenti

Pugliese: «Soddisfatto dell’interrogazione sulla S.S. 106 presentata dall’On. Mimmo Talarico»





Il Consigliere regionale On. Mimmo Talarico ha presentato oggi un’interrogazione a risposta immediata al Presidente della Giunta regionale, On. Giuseppe Scopelliti ed all’Assessore ai LL.PP, On. Giuseppe Gentile, in ordine ai lavori di ammodernamento della SS 106 Jonica.

«Alla luce – afferma l’On. Talarico – della richiesta formulata dal Ministro delle Infrastrutture on. Maurizio Lupi alla Regione Calabria di indicare entro il 10 settembre le opere “prioritarie” tra quelle contenute nell’Intesa generale quadro del 2002, ho inteso interrogare il Governatore Scopelliti e l’Assessore ai LL.PP. Gentile per sapere se sia stata rispettata la scadenza indicata dal Governo e se nella riscrittura delle “priorità” sia stata inserita la S.S. 106 Jonica. Credo l’ammodernamento della S.S. 106 Jonica, nel’ambito della riqualificazione della rete viaria regionale e nazionale, al di là di ogni altra considerazione sulla sicurezza per chi giornalmente la percorre, costituisca un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della Calabria, per il potenziamento dei porti di Corigliano Calabro, Cariati e Crotone e della linea ferroviaria jonica – oggetto di scippi continui ed abbandonata a se stessa – e dell’aeroporto di Crotone (unico scalo aereo presente nella Calabria jonica) e che non siano più ammissibili interventi disorganici, spezzettati, sull’importante arteria, che peraltro risultano molto più costosi, oltre che non risolutivi».

Esprime soddisfazione Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese: «L’On. Mimmo Talarico, che ringrazio per la sua sensibilità, la sua determinazione ed il suo impegno politico in favore della S.S. 106, ha accolto la mia richiesta presentando una interrogazione immediata al Presidente della Giunta regionale ed all’Assessore ai LL.PP. Ritengo che sia fondamentale che i cittadini tutti sappiano quali sono le reali intenzioni del governo regionale circa l’ammodernamento della famigerata “strada della morte”. Resto convinto che l’interrogazione presentata dall’On. Talarico – data la sua oggettiva importanza – troverà una rapida risposta dal governo regionale e non rinuncio a sperare che l’ammodernamento della S.S. 106 calabrese possa risultare finalmente una priorità per la Regione Calabria. Condivido totalmente le considerazioni che l’On Talarico ha espresso sulla strada Statale 106 Ionica calabrese nell’ambito della sua interrogazione. Sono certo che la S.S. 106 è, senza ombra di dubbio, una arteria viaria prioritaria non solo per la Calabria ma per il Mezzoggiorno e l’Italia e credo fortemente che l’On. Talarico, con la sua interrogazione, possa incentivare un’importante processo di sensibilizzazione nei cittadini calabresi necessario a rinnovare quella volontà di lottare con forza per chiedere l’ammodernamento di questa importante arteria viaria; a fare in modo che i molti cittadini calabresi possano iniziare a credere con maggiore vigore in questa battaglia; utile far sostenere con maggiore slancio, forza e presenza i comitati Pro S.S. 106 perché i rischi, nel percorrere la “strada della morte”, sono di tutti; a svegliarci dal torpore che ci assale e ci ipnotizza tutti per ottenere finalmente l’ammodernamento di una strada che appartiene a tutti noi calabresi che abbiamo il dovere di non ricordare questa importante arteria viaria solo in occasioni tragiche!».

Calopezzati, 25 settembre 2013
venerdì 20 settembre 2013 0 commenti

Pugliese incontra S.E. Mons. Santo Marcianò: «nelle sue parole la necessità di non rassegnarsi»




È avvenuto oggi l’incontro, tra il Vescovo della diocesi di Rossano-Cariati S.E. Mons. Santo Marcianò e Fabio Pugliese, l’autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese.

Nell’incontro, avvenuto a Rossano in vescovado, il giovane autore del libro sulla famigerata “strada della morte” ha avuto un lungo colloquio con S.E. e poi l’opportunità – attraverso una lettera che si allega – di avanzare alcune proposte all’alto prelato: l’invio di una lettera pastorale al Presidente della Giunta Regionale, al Presidente del Consiglio Regionale ed i rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Consiglio con l’invito ad un impegno formale nella ricerca di quelle soluzioni concrete e necessarie affinché l’ammodernamento della S.S. 106 sia finalmente affrontato con decisione e risolto; istituire nella diocesi di Rossano-Cariati una giornata per il ricordo di tutte le vittime della “strada della morte” ed organizzare una fiaccolata aperta ovviamente a tutti per ricordare con la preghiera le tante, tantissime vittime, della S.S.106; si potrebbero spronare i sindaci della nostra diocesi ad unirsi all’interno di un Tavolo Permanente istituito con la finalità specifica di ottenere le risorse necessarie all’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese; promuovere un corso, per tutte le scuole della diocesi di ogni ordine e grado, organizzato da strutture specializzate e competenti, che abbia le finalità di far capire ai ragazzi cosa occorre fare e come occorre comportarsi sulla strada, educare i ragazzi ad una maggiore coscienza civile rispetto alla necessità di ammodernare questa strada e sull’impegno che ognuno di noi può assumere individualmente affinché questo obiettivo possa essere raggiunto e poi spiegare le regioni per le quali la vita è un patrimonio prezioso che ognuno di noi deve difendere ad ogni costo e con qualsiasi mezzo.

«Sono molto orgoglioso, da cattolico, di aver avuto l’opportunità – dichiara Fabio Pugliese – di incontrare e conoscere S.E. Mons. Santo Marcianò, e poi sono molto contento di aver letto nelle sue parole una reale e viva preoccupazione rispetto alla morte economica ed alle tante vite spezzate provocate dalla strada Statale 106 Ionica. Nell’incontro è emersa la buona volontà di spendersi per riaccendere anche una piccola speranza e sono convinto che qualcosa accadrà. Ho avvertito nelle sue parole la necessità di non rassegnarsi, di ritornare a credere che è possibile cambiare e migliorare il nostro destino con l’aiuto anche di Dio. Sono fiducioso ed ottimista sul futuro dopo questo incontro e sono altrettanto certo che il mio fratello Vescovo non tarderà – appena sarà possibile – a rendere concrete idee e progetti che possono scuotere le coscienze e rinnovare nella gente la passione per la vita, per i valori che contano e per ciò che rappresenta il bene per tutti».

Calopezzati, 20 settembre 2013

mercoledì 4 settembre 2013 0 commenti

Il 10 settembre la strada Statale 106 Ionica calabrese diventerà una priorità?


«Ho chiesto al governatore calabrese Scopelliti di indicare, entro il 10 settembre, quali temi privilegiare tra quelli contenuti nell’Intesa generale quadro, di riscrivere le priorità in base alle reali esigenze della Calabria». Ha parlato di priorità il ministro ai Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi, nello scorso luglio in Calabria. Priorità, perché quando le risorse finanziarie scarseggiano, bisogna decidere con molta oculatezza dove e come spendere i soldi.

Nelle parole del Ministro, tuttavia, è incoraggiante l’esortazione ad indicare entro il 10 settembre le priorità infrastrutturali soprattutto sulla base delle reali esigenze della Calabria. Il Ministro, inoltre, tra le sue parole sulla S.S. 106, ha parlato letteralmente di ”riscrivere” queste “priorità” atteso che, evidentemente, aveva ben noti quali fossero i contenuti dell’Intesa generale quadro.

Infatti nell’Intesa generale quadro, relativamente alla rete viaria, viene annoverata come “priorità” la sola A3 poiché capace di <<garantire un sistema di infrastrutture e di servizi per la mobilità delle persone e delle merci completamente integrato con le grandi reti di trasporto nazionale ed europee>>.

La strada Statale 106 Ionica calabrese diventa quindi una “non priorità” che – sempre come è possibile leggere dal documento – <<in attesa dell’ammodernamento complessivo […] non prevede il ricorso a costose infrastrutture, quanto alla realizzazione di interventi mirati al soddisfacimento di bisogni acclarati>> quali ad esempio <<la riqualificazione della SS 106 attraverso il completamento di opere incompiute; l’omogeneizzazione della sezione viaria; la realizzazione di arterie tangenziali alle aree urbane per favorire il drenaggio dei flussi di attraversamento e nel contempo servire meglio le stesse aree urbane; la rimozione di tratte critiche e/o pericolose; l’ eliminazione di fattori di interferenza e accessi incontrollati a margine>>.

Circa l’idea balzana di non considerare una priorità infrastrutturale la strada Statale 106 Ionica calabrese vorrei ora illustrare alcune considerazioni: a) La S.S.106 Jonica calabrese non può e non deve rappresentare una priorità regionale ma deve rappresentare di fatto una priorità nazionale, se non europea, per la posizione che occupa nel Mediterraneo e nel Mezzoggiorno d’’Italia; b) Il suo ammodernamento favorirebbe peraltro un maggiore e nuovo sviluppo dei porti di Corigliano Calabro, Cariati e Crotone ed insieme della linea ferroviaria jonica – oramai dimenticata – e dell’aeroporto di Crotone (unico scalo aereo presente nella Calabria jonica) e tutto ciò, ovviamente, contribuirà a favorire occupazione e benessere per l’intera regione; c) Non ha più alcun senso non avere un piano di finanziamento organico e completo per la modernizzazione della Statale 106 Jonica puntando su piccoli “aggiustamenti” che hanno solo il valore di sperperare denari in un momento in cui – come ha avuto modo di dire anche il Ministro – le risorse mancano; d) La Calabria jonica ha bisogno di aprirsi alle relazioni esterne, a rendere più accessibile  il proprio territorio, ad essere connessa in tempi e con costi competitivi alle grandi città e ai mercati di riferimento nazionali e Internazionali atteso che la Calabria tirrenica ha già l’A3 e, quindi, può di fatto riuscire in questo obiettivo; e) Lo sviluppo del corridoio Jonico calabrese, inoltre, si andrebbe ad unire a quello – già esistente – lucano e pugliese andandosi ad integrare perfettamente con l’adriatica: si completerebbe, in pratica, una via certamente più comoda per percorrere il Paese da nord a sud e ciò diventerebbe un elemento di sviluppo e di progresso non solo per la Calabria jonica ma per la regione intera; f) Fino a quando la strada Statale 106 Ionica calabrese non verrà ammodernata sarà incapace di attrarre investitori che da fuori possono portare risorse ad una area ormai destinata sempre più all’impoverimento ed allo spopolamento (soprattutto giovanile).

Non intendo commentare le ragioni per le quali questi argomenti non vengono affrontati e discussi da quanti rappresentano i cittadini calabresi nel governo nazionale e regionale: entrerei in una inutile polemica che non avrebbe nessun significato e nessuna utilità alla causa. Voglio tuttavia far notare quanto il silenzio relativo alle vicende della strada Statale 106 Ionica calabrese sia sempre minore grazie ad un processo emergente di sensibilizzazione e di conoscenza che avviene ormai da mesi nei social network e, più in generale, nella rete dove migliaia di persone seguono con una nuova attenzione tutto ciò che riguarda la “strada della morte”. Stupisce che di ciò se ne siano accorti ormai tutti gli organi di stampa su carta e su web e non la politica calabrese.

Il 10 di settembre è ormai vicino ed io confido nelle intenzioni più lungimiranti della politica calabrese: l’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese ormai non è più rimandabile. Serve coscienze, volontà e determinazione da parte di una classe politica calabrese che non può e non deve più perdere tempo.

Non sempre un cambiamento produce un miglioramento ma è impensabile migliorare le sorti di una regione immersa in gravissime difficoltà senza cambiare. Confido nella volontà di voler cambiare le sorti ed il futuro nella nostra Calabria anche perché – come diceva Eraclito – <<Non  c’è nulla di immutabile, tranne l’esigenza di cambiare>>.

Fabio Pugliese
04 settembre 2013

martedì 3 settembre 2013 0 commenti

Presentazione di “Chi è Stato?” domani a Rossano in difesa del Tribunale




Nell’ambito dell’evento “Cozzo in Festa”, gli otto giorni organizzati nel centro storico di Rossano dal Comitato di Difesa del Tribunale di Rossano, domani 4 settembre alle ore 10:00 si discuterà del tema “Le infrastrutture della Sibaritide” ed avrà luogo – per la prima volta nella città bizantina – la  presentazione del libro di Fabio Pugliese “Chi è Stato?”, un racconto inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata “strada della morte”.

<<Sono molto contento – dichiara Pugliese – di poter presentare “Chi è Stato?” a Rossano, nell’ambito di una manifestazione a difesa del mio Tribunale. Ringrazio chi mi ha invitato perché mi permetterà anche di poter dare il mio modestissimo contributo a chi – come il Comitato di Difesa del Tribunale di Rossano – è impegnato da tempo nella salvaguarda di un presidio di giustizia che non può venire meno in un territorio, quello della sibaritide, dove gli sforzi compiuti in questi anni per sferrare un duro attacco alla criminalità organizzata rischiano ora di essere vanificati. Ammiro questa battaglia di civiltà e la considero mia e, più in generale, di tutti coloro i quali sono fortemente interessati ad uno Stato che cominci a porsi sul serio i problemi del Mezzogiorno della  legalità, la scurezza e la giustizia. Purtroppo, in un momento economico difficile in cui sarebbe stato più opportuno parlare di sviluppo  e di crescita soprattutto nel nostro territorio, dove la disoccupazione giovanile ha superato i  limiti di guardia, ci troviamo costretti a dover affrontare battaglie di retroguardia e a difesa di quel poco che c’è perché abbiamo le nostre famiglie, le nostre case e il nostro futuro, intriso di dignità e di valori in questo territorio e non possiamo e non dobbiamo subire più ulteriori umiliazioni. Mi auguro di avere al mio fianco, domattina, l’Avv. Mitidieri e l’Ing. Stasi a cui va la mia totale solidarietà, ammirazione e sostegno per il coraggio e la forza con cui – attraverso il loro sciopero della fame – sono riusciti a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di tutelare il Tribunale di Rossano e confido nel buon senso e nella buona volontà di tutti affinché questa già triste vicenda possa concludersi con un esito positivo>>.

 Calopezzati, 3 settembre 2013
 
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