domenica 28 luglio 2013 0 commenti

Non possiamo rimanere indifferenti e silenti davanti all’ennesima tragedia sulla S.S. 106



La tragedia sulla strada Statale 106 ionica calabrese è l’ennesima strage di Stato e merita di conseguenza una riflessione. Esprimo  sentimenti sinceri di dolore, di vicinanza e cordoglio alle famiglie di Clelia Andali, 57 anni, e del bambino, Leonardo G., di 12 anni. I numeri terribili che riguardano questa strada ci dicono con laconica freddezza che queste ultime due vittime sono rispettivamente la quattordicesima e la quindicesima vittima della famigerata “strada della morte” nel solo 2013.

Questi angeli si uniscono, infatti, a Angelina Borelli, di 47 anni, deceduta il 26 luglio nei pressi di Steccato di Cutro, Antonietta Vigile di 61 anni, deceduta il 20 luglio 2013 in un incidente a Strongoli (KR), Jonel Parus di 32 anni, deceduto l’01 gennaio 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Carlo Chiriaco di 67 anni, deceduto il 10 gennaio 2013 a Catanzaro Lido (CZ), Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni, deceduto il 03 gennaio 2013 a Trebisacce (CS), le sorelle Valentina Fiore di 21 anni e Teresa Fiore di 25 anni, decedute il 16 febbraio 2013 a Rossano (CS), Antonio Perrone di 52 anni, deceduto il 29 aprile 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Domenico Iacino di 21 anni, deceduto il 10 maggio 2013 a Corigliano Calabro (CS), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu di 42 anni, deceduti il 04 giugno 2013 a Trebisacce (CS), Bruno Frustace di 84 anni, deceduto il 13 giugno 2013 a Strongoli (KR) e Roberto Leonardo di 52 anni, deceduto il 18 giugno 2013 - Roccella Ionica (RC)

Un elenco terribile che farebbe raddrizzare i capelli a chiunque ed invece purtroppo scorre nell’indifferenza generale. Quella della calasse politica dirigente regionale e nazionale che di questa indicente “mulattiera” non si occupano quasi mai tranne in occasioni dolorosissime nelle quali non disdegnano di presenziare con la fascia tricolore al collo e sulla bocca frasi di circostanza, banalità e, nelle migliore delle ipotesi, una composta e moderata indignazione. L’indifferenza dei quotidiani locali e nazionali che oggi – ne sono convinto – dedicheranno ampio spazio a questa ennesima tragedia ma – normalmente – non si occupano più delle tristi vicende legate a questa strada maledetta forse perché le morti (tantissime!), causate da questa strada non fanno più notizia!

Sono disgustato e triste, da giovane calabrese, per le dichiarazioni del Ministro Lupi (nei giorni scorsi in Calabria), poiché esse sono la dimostrazione che lo Stato ha delle responsabilità enormi sul mancato ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese. Leggere che dei 15 miliardi di euro previsti per l’ammodernamento di questa strada ad oggi ne sono stati stanziati 2 miliardi e 200 milioni è, a dir poco, sconfortante! Ancora più sconfortante, inoltre, risulta la richiesta del Ministro al governatore calabrese Scopelliti di indicare, entro il 10 settembre, quali temi privilegiare tra quelli contenuti nell’Intesa generale quadro, in modo da riscrivere le priorità in base alle reali esigenze della Calabria. Ciò, infatti, non solo evidenzia la incapacità di assumersi delle responsabilità da parte del Ministro Lupi ma, addirittura, può farci capire in che mani ripone delle scelte che sono centrali per la nostra amata Calabria: nella mani di una classe politica regionale che da tempo antepone ai fatti concreti per ammodernare questa strada solo la peggiore demagogia!

Nello scorso 19 luglio a Cirò Marina c’è stata una manifestazione indetta dal comitato V.I.T.A. e dal suo Presidente Nando Amoruso. In quella manifestazione Amoruso lamentava come la realizzazione di una rotonda ed un sottopasso  sulla strada Statale 106 Ionica a Cirò potrebbe non essere realizzata – nonostante il progetto approvato è già stato finanziato – a causa del rischio di fallimento della ditta che si è aggiudicata i lavori! È una vergogna sulla quale regna il silenzio più assoluto! Così come è stato coperto dal silenzio ciò che nei giorni scorsi è avvenuto a Saline Joniche dove la lentezza con cui si svolgono i lavori di una rotatoria hanno irritato i commercianti e tutti i cittadini che, giustamente, lamentano l’abbandono che viene dallo Stato. I commercianti di Saline Joniche non chiedono favori, né cortesie ma al contempo non accettano né potranno mai condividere l’irresponsabilità dell’Anas che – attraverso lavori ancora non completati – porterà gli stessi ad abbassare le serrande delle attività commerciali costruite nel tempo e attraverso anni di sacrifici. I commercianti di Saline Joniche hanno già dichiarato di denunciare l’Anas per tutti i mancati redditi dovuti ai ritardi dei lavori ed hanno minacciato lo stato di agitazione ed il blocco della strada Statale 106 Ioniche per i prossimi giorni. Ed è passato sotto silenzio anche ciò che è avvenuto, sempre nei giorni scorsi, a Lazzaro dove l’ANCADIC Onlus ha reso noto che l’ANAS ha fatto sapere che il punto relativo al transito pedonale lungo la nuova SS I06 non è consentito dal Nuovo Codice della Strada. Tuttavia, la stessa Associazione, fa notare che i dubbi sulla veridicità di quanto asserito dall’ANAS trovano fondamento nella mancata citazione dell’articolo del codice stradale che ne vieta il transito. Inoltre, l’ANCADIC fa notare che a completamento dei disagi per il conducente, sullo svincolo di Lazzaro Sud è possibile riscontrare  una disordinata presenza di segnaletica verticale di indicazioni che in ingresso nel corso Italia e sull’isola centrale.

Tutto questo, lo ripeto impone una riflessione. Impone, tuttavia, anche delle domande: perché si deve parlare di questa strada – una delle principali arterie di collegamento del mezzogiorno d’Italia – solo quando accadono tragedie di Stato come quella di questa notte?
Cosa deve ancora accadere affinché i dirigenti politici calabresi regionali e nazionali capiscano che la strada Statale 106 Ionica calabrese è la priorità infrastrutturale della quale ha bisogno la nostra Calabria per poter vincere la crisi economica, per il proprio progresso e per quello sviluppo necessario per farci restare a passo con l’Europa?

In questi giorni ho solo una consolazione: quella di aver costruito con poco e senza grossi mezzi economici una rete nei social network – che cresce sempre di più – di uomini e donne che condividono, informano e partecipano ai problemi relativi alla “strada della morte”!

Questo è solo l’inizio di una battaglia di verità e di giustizia alla quale non mi sottrarrò mai contro uno Stato italiano che uccide i cittadini calabresi.

Fabio Pugliese

sabato 27 luglio 2013 0 commenti

Muore una donna di 47 anni. Pugliese: “Ammodernare la S.S. 106 e cancellare questa vergogna”




Una donna è morta e tre persone restano ferite nell’incidente avvenuto la scorsa notte sulla strada Statale 106 ionica calabrese. Angelina Borelli, residente a Sersale (Catanzaro), operaia di 47 anni, perde la vita nei pressi di Steccato di Cutro e diventa così la tredicesima vittima della “strada della morte” in questo maledetto 2013.

Angelina si unisce a Antonietta Vigile di 61 anni, deceduta il 20 luglio 2013 in un incidente a Strongoli (KR), Jonel Parus di 32 anni, deceduto l’01 gennaio 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Carlo Chiriaco di 67 anni, deceduto il 10 gennaio 2013 a Catanzaro Lido (CZ), Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni, deceduto il 03 gennaio 2013 a Trebisacce (CS), le sorelle Valentina Fiore di 21 anni e Teresa Fiore di 25 anni, decedute il 16 febbraio 2013 a Rossano (CS), Antonio Perrone di 52 anni, deceduto il 29 aprile 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Domenico Iacino di 21 anni, deceduto il 10 maggio 2013 a Corigliano Calabro (CS), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu di 42 anni, deceduti il 04 giugno 2013 a Trebisacce (CS), Bruno Frustace di 84 anni, deceduto il 13 giugno 2013 a Strongoli (KR) e Roberto Leonardo di 52 anni, deceduto il 18 giugno 2013 - Roccella Ionica (RC).

Intendo esprimere sentimenti di cordoglio alla famiglia della signora Angelina Borelli poiché posso immaginare il loro grande dolore, quello dei parenti e degli amici per questa grave perdita.

Tuttavia, non voglio celare sentimenti di rabbia nei confronti dell’indifferenza che c’è nella nostra regione per una strada che causa terribili incidenti. Ascoltiamo da decenni di un suo radicale ammodernamento, ma alle tante parole non sono seguiti i fatti: finora solo alcuni tratti sono stati ampliati.

Pochi giorni fa, in occasione della presenza del Ministro ai Trasporti Lupi qui in Calabria, ho avuto modo di far notare quanto le sue dichiarazioni siano la dimostrazione che lo Stato ha delle responsabilità enormi sul mancato ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese. Leggere che dei 15 miliardi di euro previsti per l’ammodernamento di questa strada ad oggi ne sono stati stanziati 2 miliardi e 200 milioni è, a dir poco, sconfortante! Ancora più sconfortante, inoltre, risulta la richiesta del Ministro al governatore calabrese Scopelliti di indicare, entro il 10 settembre, quali temi privilegiare tra quelli contenuti nell’Intesa generale quadro, in modo da riscrivere le priorità in base alle reali esigenze della Calabria. Ciò, infatti, non solo evidenzia la incapacità di assumersi delle responsabilità da parte del Ministro Lupi ma, addirittura, può farci capire in che mani ripone delle scelte che sono centrali per la nostra amata Calabria.
Eppure tutti sappiamo che la strada Statale 106 ionica calabrese è una fondamentale arteria, che percorre tutto il versante ionico della regione, laddove è l'unica via di comunicazione, che deve sopperire anche alla cronica assenza di collegamenti ferroviari.

Lo Stato Italiano questa notte ha ucciso l’ennesima cittadina calabrese. Mi chiedo, con profondo dolore, quante migliaia di vittime ancora dovrà causare questa strada maledetta prima che lo Stato, la politica ed i calabresi si determinino affinché questa vergogna nazionale possa finalmente essere cancellata.
venerdì 26 luglio 2013 0 commenti

Pugliese: “Ammodernamento della S.S. 106 priorità infrastrutturale per la Calabria”




Negli ultimi tre giorni, l’intero tratto calabrese della strada statale 106 Ionica è stata teatro di numerosissimi incidenti. Tra questi – molti dei quali per fortuna senza gravi conseguenze – ne abbiamo avuti due nel tratto cosentino molto gravi: uno a Corigliano Calabro, ha causato il grave ferimento di un uomo di 51 anni che ora è ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza e lotta tra la vita e la morte; l’atro è avvenuto a Trebisacce ed ha causato il grave ferimento di un giovane di 18 anni operato all’ospedale Annunziata di Cosenza per emorragia celebrale.

A Saline Joniche, invece, la lentezza con cui si svolgono i lavori della rotatoria hanno irritato i commercianti e tutti i cittadini che, giustamente, lamentano l’abbandono che viene dallo Stato. I commercianti non chiedono favori, né cortesie ma al contempo non accettano né potranno mai condividere l’irresponsabilità dell’Anas che – attraverso lavori ancora non completati – porterà gli stessi ad abbassare le serrande delle attività commerciali costruite nel tempo e attraverso anni di sacrifici. I commercianti di Saline Joniche hanno già dichiarato di denunciare l’Anas per tutti i mancati redditi dovuti ai ritardi dei lavori ed hanno minacciato lo stato di agitazione ed il blocco della strada Statale 106 Ioniche per i prossimi giorni.

A Lazzaro, invece, l’ANCADIC Onlus rende noto che l’ANAS ha fatto sapere che il punto relativo al transito pedonale lungo la nuova SS I06 a Lazzaro non è consentito dal Nuovo Codice della Strada. Tuttavia, la stessa Associazione, fa notare che i dubbi sulla veridicità di quanto asserito dall’ANAS trovano fondamento nella mancata citazione dell’articolo del codice stradale che ne vieta il transito. Inoltre, l’ANCADIC fa notare che a completamento dei disagi per il conducente, sullo svincolo di Lazzaro Sud è possibile riscontrare  una disordinata presenza di segnaletica verticale di indicazioni che in ingresso nel corso Italia e sull’isola centrale.

Tutto ciò concorre non solo a renderci consapevoli di quando questa “strada della morte” costituisce un pericolo per l’incolumità delle persone, ma ci aiuta a capire quanto lo Stato sia incapace di determinarsi per adottare i dovuti provvedimenti necessari a scongiurare prevedibili eventi tragici ed, insieme, quanto lo Stato sia insensibile al significato che questa “strada maledetta” riveste per lo sviluppo economico, il progresso e lo spopolamento del territorio jonico calabrese.

Sento di essere vicino idealmente alle famiglie dei feriti a Corigliano Calabro ed a Trebisacce oggi lottano tra la vita e la morte, ai commercianti di Saline Joniche che rivendicano il diritto a non abbassare le serrande delle attività che hanno costruito con sacrifici enormi ed all’Associazione ANCADIC Onlus che da sempre è sensibile alle anomalie legate al tratto della strada Statale 106 Ionica nel basso reggino ed auspico e spero sempre con maggiore determinazione che la classe politica calabrese (regionale e nazionale), possa svegliarsi per rivendicare l’ammodernamento della S. S. 106 come priorità infrastrutturale della nostra amata regione, del mezzogiorno d’Italia!

Fabio Pugliese
mercoledì 24 luglio 2013 0 commenti

Pugliese: "Al Ministro Lupi propongo di non far acquistare F-35 e di ammodernare la S. S. 106"




Le dichiarazioni del Ministro Lupi sono la dimostrazione che lo Stato ha delle responsabilità enormi sul mancato ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese. Leggere che dei 15 miliardi di euro previsti per l’ammodernamento di questa strada ad oggi ne sono stati stanziati 2 miliardi e 200 milioni è, a dir poco, sconfortante!
Ancora più sconfortante, inoltre, risulta la richiesta del Ministro al governatore calabrese Scopelliti di indicare, entro il 10 settembre, quali temi privilegiare tra quelli contenuti nell’Intesa generale quadro, in modo da riscrivere le priorità in base alle reali esigenze della Calabria. Ciò, infatti, non solo evidenzia la incapacità di assumersi delle responsabilità da parte del Ministro Lupi ma, addirittura, può farci capire in che mani ripone delle scelte che sono centrali per la nostra amata Calabria.
Al Ministro Lupi, voglio lanciare due proposte: quella di percorrere l’intero tratto della strada Statale 106 Ionica calabrese con la sua confortevole auto blu pagata anche con i soldi dei cittadini contribuenti calabresi e poi, soprattutto, intendo suggerirgli di lottare all’interno del Governo affinché i miliardi di euro (inutili!), per gli F-35 vengano “dirottati” per l’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica Calabrese!” 

Fabio Pugliese
domenica 21 luglio 2013 0 commenti

Fabio Pugliese: "Lo Stato Italiano uccide i calabresi"



Ieri sera sulla strada Statale 106 Ionica calabrese si è registrata l’ennesima vittima. Si tratta di Antonietta Vigile di 61 anni, deceduta, appunto sulla strada Statale 106 Ionica calabrese il 20 luglio 2013 a Strongoli (KR). È la dodicesima vittima della tristemente nota ‘strada della morte’ nel 2013.

Prima di lei, infatti, sulla strada Statale 106 Ionica calabrese abbiamo avuto Jonel Parus di 32 anni, deceduto l’01 gennaio 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Carlo Chiriaco di 67 anni, deceduto il 10 gennaio 2013 a Catanzaro Lido (CZ), Vincenzo Salvatore Corvino di 43 anni, deceduto il 03 gennaio 2013 a Trebisacce (CS), le sorelle Valentina Fiore di 21 anni e Teresa Fiore di 25 anni, decedute il 16 febbraio 2013 a Rossano (CS), Antonio Perrone di 52 anni, deceduto il 29 aprile 2013 a Isola Capo Rizzuto (KR), Domenico Iacino di 21 anni, deceduto il 10 maggio 2013 a Corigliano Calabro (CS), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu di 42 anni, deceduti il 04 giugno 2013 a Trebisacce (CS), Bruno Frustace di 84 anni, deceduto il 13 giugno 2013 a Strongoli (KR) e Roberto Leonardo di 52 anni, deceduto il 18 giugno 2013 - Roccella Ionica (RC).

Questo ultimo incidente mortale è avvenuto nel tratto della S.S. 106 Ionica calabrese che attraversa il crotonese esattamente il giorno dopo la Manifestazione di protesta del 19 luglio indetta dal comitato V.I.T.A di Cirò Marina e dal suo Presidente Nando Amoruso alla quale ho personalmente partecipato e che, appunto, invoca (peraltro da anni!), l’ammodernamento di questa strada fuori norma, obsoleta e, purtroppo, letale per moltissime persone che vi hanno lasciato la vita! Ben 283, infatti, le vittime su questa strada dal 2001 al 2010!

L’incidente, inoltre, è avvenuto ieri 20 luglio 2013: nello stesso giorno in cui a Bovalino si è registrato uno spettacolare incidente, al km 88 della S.S. 106, all’altezza dello svincolo del centro commerciale “I gelsomini”, laddove una Renault Laguna, a bordo della quale viaggiava un’anziana coppia di coniugi, è stata travolta mentre tentava di immettersi nella carreggiata da un fuoristrada Kia, con a bordo altre due persone, di cui un bambino di 12 anni (per fortuna senza vittime), e nello stesso giorno in cui l'Associazione Culturale "Catanzaro in Movimento" – chiedendo all'ANAS quanti incidenti ancora dovranno verificarsi affinché i "parrucconi" dei piani alti di Via De Riso (sede ANAS Catanzaro), prendano provvedimenti – decidono, provocatoriamente, di istituire un premio a favore del 100esimo automobilista ferito in un sinistro presso il cavalcavia di Giovino!

La verità ormai è sotto gli occhi di tutti: lo Stato Italiano, uccide i calabresi!

Lo Stato Italiano uccide i calabresi da ormai quasi un secolo con una strada che produce sempre più isolamento, desolazione, povertà, ingiustizia e, purtroppo, morte. Lo Stato Italiano uccide i calabresi che non hanno voce, che sono abbandonati al loro destino e vengono trattati con indifferenza da tutte – dico tutte – le istituzioni.

Chiedo quando finirà questa ingiustizia, questa carneficina?

Forse quando sulla strada Statale 106 Ionica calabrese a morire non sarà una giovane ragazza precaria, un bracciante, un pensionato oppure un povero disoccupato ma quando a morire sarà un Presidente di Regione, un Onorevole Regionale o Nazionale oppure un alto Dirigente dell’ANAS o magari il Presidente del Consiglio o il Presidente della Repubblica: persone, quelle citate, che la strada Statale 106 Ionica calabrese non la percorrono mai.

Questi ultimi, lontani e distanti da questo luogo di morte hanno responsabilità che neanche immaginano. Sono lo Stato! Quello Stato assassino che uccide i calabresi!

Fabio Pugliese

Calopezzati, 21 luglio 2013
venerdì 19 luglio 2013 0 commenti

Fabio Pugliese presente alla manifestazione proSS106 di ieri a Cirò Marina



 
Si è tenuta oggi alle 16:00 in corrispondenza dello svincolo per Cirò Marina in prossimità delle Cantine Caparra & Siciliani la pubblica manifestazione sulla SS 106 nel tratto Crotone-Sibari per discutere pubblicamente di tali problematiche dinanzi a tutte le testate televisive locali e nazionali ed a molti cittadini presenti.

Alla manifestazione ha partecipato anche l’ingegnere Fabio Pugliese autore del libro “Chi è Stato?” un racconto inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro scritto sulla famigerata “strada della morte”.

<<Ho voluto partecipare – afferma Fabio Pugliese – a questa importantissima manifestazione per dare anche io un modesto contributo affinché i cittadini sappiano ciò che a loro viene nascosto! Affinché sappiano che non solo da sempre è negato loro l’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese ma ora, addirittura, c’è il rischio concreto che sia negato anche qualche lavoro di messa in sicurezza che è quanto meno doveroso su questa maledettissima striscia nera di morte! Affinché sappiano che sul luogo di questa importante manifestazione a difesa di un loro diritto fondamentale, quello alla mobilità, tanti onesti cittadini erano presenti guidati da uno straordinario uomo, Nando Amoruso, che da anni lotta con impegno affinché possa essere superata questa ingiustizia! Affinché tutti sappiano che alla manifestazione hanno partecipato cittadini, sindaci, sindacati ma non uno (neanche uno solo), tra i parlamentari regionali e nazionali calabresi (compresi quelli del Movimento 5 Stelle che evidentemente sono diventati ormai già uguali a tutti gli altri)! Affinché sappiano tutti che esistono nella nostra sfortunata terra di Calabria ancora cittadini pronti ad indignarsi! Affinché tutti sappiano che c’è ancora qualcuno in Calabria che parla di diritti, di dignità e di progresso come fosse il bene più caro per questa nostra terra! Sono certo che la manifestazione di oggi sarà l’ennesimo passo necessario sulla strada di una civile e corretta mobilitazione che vedrà in futuro, spero ovviamente al più presto, la strada Statale 106 Ionica calabrese finalmente ammodernata. Anche per questa ragione ho voluto partecipare e sono felice di aver partecipato alla manifestazione di oggi>>

Calopezzati, sabato 20 luglio 2013
martedì 9 luglio 2013 0 commenti

Pugliese: “Condivido totalmente le ragioni della manifestazione del 19 luglio a Cirò Marina alla quale certamente parteciperò”.

(Nando Amoruso incatenato sulla strada Statale 106 Ionica calabrese)



Il 19 luglio alle ore 16.00 in corrispondenza dello svincolo per Cirò Marina in prossimità delle Cantine Caparra e Siciliani si svolgerà una pubblica manifestazione alla presenza di tutti i sindaci interessati dalla SS 106 nel tratto Crotone-Sibari per discutere pubblicamente di tali problematiche dinanzi a tutte le testate televisive locali e nazionali. A seguire sarà poi convocato un consiglio comunale aperto in cui verranno letti atti consiliari che di seguito saranno trasmessi alla Commissione di Vigilanza sui Lavori Pubblici affinché vengano avviate le inchieste ed intrapresi i provvedimenti del caso per far luce sui ritardi ed eventuali omissioni circa le richieste che il Comitato V.I.T.A. nella persona del suo Presidente Nando Amoruso aveva inviato a chi di dovere nei mesi scorsi.

 

<<Condivido totalmente – afferma Fabio Pugliese – le ragioni per le quali è stata indetta la manifestazione del 19 luglio a Cirò Marina alla quale certamente parteciperò. Anche io, da giovane e onesto calabrese non capisco perché non si è provveduto ad effettuare nessuna verifica statica delle opere che interessano i ponti presenti sulla strada Statale 106 Ionica, cosi come non capisco le ragioni per le quali sono stati eseguiti lavori di messa in sicurezza che anziché migliorare le condizioni di questa ‘strada maledetta’, in alcuni casi le hanno sensibilmente peggiorate! Sarò presente alla Manifestazione, dunque, anche perchè è stata indetta da uno dei pochi Eroi che la nostra terra sventurata può vantare: Nando Amoruso. Lo ricordiamo da anni per il suo straordinario attivismo in favore dell’ammodernamento della S.S. 106 e per la sua costanza e l’impegno profuso nel far emergere le enormi ingiustizie e storture legate alla tristemente nota ‘strada della morte’! Spero ed auspico che alla stessa possano decidere di partecipare molti giovani calabresi, associazioni, liberi cittadini, ecc. che hanno a cuore le sorti di questa strada e, con essa, quelle della nostra amata Calabria: da tempo, infatti, affermo che dall’una dipende l’altra. Solo unito, il popolo calabrese, potrà ottenere l’ammodernamento di questa infrastruttura importantissima ed obsoleta e solo dopo l’ammodernamento della S.S. 106 potrà esserci quello sviluppo, quel progresso e quel futuro che manca nella nostra amata Calabria>>.

martedì 2 luglio 2013 0 commenti

Controlli carabinieri su Ss 106 Cinque automobilisti denunciati


I carabinieri della Compagnia di Girifalco hanno portato a termine controlli mirati sulla guida sotto gli effetti dell'alcool. Le denunce sono scattate nei confronti di autisti sorpresi con un tasso alcolemico di molto superiore a quello consentito dalla legge

GIRIFALCO (Catanzaro) - Cinque patenti ritirate e altrettante denunce nei confronti di automobilisti sorpresi alla guida con un tasso alcolemico di molto superiore a quello previsto dalla legge. E' questo il bilancio del controllo notturno predisposto dai carabinieri della Compagnia di Girifalco sul tratto della strada statale 106 di competenza. Con l'impiego di cinque pattuglie durante l’arco della nottata sono stati attivati numerosi posti di controllo per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebrezza. I controlli proseguiranno tenendo conto delle fasce notturne come quelle più a rischio e della giovane età degli automobilisti.

lunedì 1 luglio 2013 0 commenti

Pugliese sulla SS 106: il nostro migliore destino non può che essere costruito insieme.




Il fine settimana scorso è stato intenso per Fabio Pugliese, l’autore di “Chi è Stato?” un libro inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro scritto sulla “strada della morte”.

Sabato 29 giugno, infatti, ha partecipato ed è intervenuto a Cariati (CS), al 1^ Raduno Regionale, in ricordo delle Vittime della Strada, con riferimento alla Statale 106 jonica che collega Calabria, Basilicata e Puglia, mentre domenica 30 giugno ha partecipato ed è intervenuto al 5° Memorial “Rebel Soul” Danilo Lentini di Badolato (CZ), nell’ambito del Forum sulla Sicurezza Stradale.

<<Esistono delle vittime della strada Statale 106 Ionica calabrese – afferma Fabio Pugliese – che  diventano tali per una loro colpa oggettiva. Tuttavia, esistono anche molte vittime di questa maledettissima strada che diventano tali per una responsabilità oggettiva della strada o per la irresponsabilità diffusa. Abbiamo processi penali che dopo molti anni, cambi di Giudice, pubblici ministeri inquisiti e trasferiti, non restituiscono giustizia a giovani che hanno perso la vita  per un banale incidente stradale poiché andati in prescrizione e gli imputati  - conosciuti e sconosciuti alla giustizia - l’hanno fatta franca. C’è, in ultimo, una indifferenza e, quasi, una assuefazione relativa a questo straordinario e drammatico problema che appare, oggi, il male più grande da combattere. È bello che, in tutto questo, esistano poi “isole felici” come l’Associazione Nazionale Carabinieri di Cariati Sezione “Alfio Ragazzi” ed il 5° Memorial “Rebel Soul” Danilo Lentini di Badolato che attraverso le loro lodevoli iniziative invitano a credere che il bene comune comincia da noi, da me, dal mio e dal nostro impegno e dal mio e dal nostro coraggio di dire i fatti senza compiacenti accomodamenti e gridare – se occorre - la verità, insieme. Insieme poiché i segni dei tempi e la diffusione di reti ad ogni livello dicono che  il nostro migliore destino non può che essere costruito insieme. Sono davvero felice – conclude Pugliese – di aver partecipato a queste iniziative e spero che di iniziative simili possano nascerne in Calabria tantissime altre>>
 
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