Al Presidente della Giunta Regionale
Onorevole Giuseppe Scopelliti
Al Presidente del Consiglio Regionale
Onorevole Francesco Talarico
All’Assessore ai Trasporti
Onorevole Luigi Fedele
All’Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici
Onorevole Giuseppe Gentile
All’Assessore all’Urbanistica
Onorevole Anfonso Dattolo
Ai Componenti dell’Ufficio di Presidenza della IV Commissione Assetto e
utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente
Onorevoli Gianluca Gallo, Antonio Scalzo, Fausto Orsomarso
Ai Componenti della IV Commissione Assetto e utilizzazione del
territorio e protezione dell'ambiente
Onorevoli Aurelio Chizzoniti, Pietro Crino, Mario Franchino, Mario
Magno, Ennio Morrone, Domenico Talarico, Paquale Tripodi
Ai Capigruppo del Consiglio Regionale
Onorevoli Giuseppe Bova, Ottavio Bruni, Giampaolo Chiappetta, Emilio De
Masi, Alfonsino Grillo, Agazio Loiero, Sandro Principe, Giulio Serra
Oggetto: Inserimento della strada Statale 106 Ionica
calabrese tra le priorità del Piano Regionale dei Trasporti in prospettiva di
un improcrastinabile ammodernamento di questa importante arteria viaria.
Egregi Onorevoli,
È ormai assodato che gli
investimenti infrastrutturali nel settore dei trasporti favoriscono la crescita
economica, incrementano gli scambi commerciali e creano ricchezza. Senza reti
efficienti, i residenti delle regioni più isolate o delle aree geograficamente
svantaggiate come la nostra Calabria, rischiano di essere esclusi dall’offerta
di servizi e dalle opportunità di impiego. Le infrastrutture di trasporto, in
pratica, rappresentano un importante volano per lo sviluppo regionale poiché
una rete di trasporto efficiente è essenziale per garantire una crescita
economica sostenibile e l’equilibrio territoriale.
L’investimento che il Ministero
alle Infrastrutture e Trasporti ha da poco impegnato sulla rete dei trasporti italiana
è di circa 11 miliardi di euro e di questi solo 400 milioni sono destinati alla
Calabria. Si tratta di risorse inadeguate che ci aiutano a comprendere meglio
le ragioni della crisi economica che attraversa il nostro Paese ed insieme
l’inconsistenza di un finanziamento certamente insignificante non solo per
l’esigenze della nostra nazione ma anche
e, soprattutto, per la nostra regione.
Non dimentico di ricordare, a tal
proposito, che per l’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese
occorro 15 miliardi di euro e che dei 400 milioni stanziati dal Ministero alle
Infrastrutture e Trasporti neanche un euro è destinato a questa importante
arteria viaria.
Appare evidente, quindi, che per
poter realizzare cambiamenti significativi sulla rete dei trasporti in Calabria
e, più nello specifico, sulla S.S. 106, bisogna inevitabilmente affidarsi ai
Fondi Europei che rappresentano una fondamentale ed imprescindibile fonte di
finanziamento per il potenziamento delle reti di trasporto nelle regioni più
arretrate del continente qual è, appunto, la nostra amata Calabria.
Intendo ricordare che la Rete trans-europea di trasporto
(TEN-T) è la base per la movimentazione dei flussi di merci, nonché lo
strumento che consente ai cittadini di spostarsi liberamente all’interno dell’Unione
europea. È una politica strategica che unisce la parte occidentale e orientale
dell’UE e disegna il futuro spazio unico europeo dei trasporti. Si tratta, in
pratica, di un insieme di progetti considerati prioritari (ad oggi sono ben
30), che vanno a formare la cosiddetta rete di trasporto trans-europea (in
acronimo TEN-T, dall'inglese Trans-European Networks - Transport). La TEN-T favorisce lo sviluppo
del mercato interno, rafforza la coesione economica e sociale e collega le aree
insulari, remote e periferiche, come la nostra Calabria, con le regioni
centrali dell’Unione europea.
Intendo ricordare, altresì, che il
sostegno dell’Unione Europea alla rete TEN-T viene erogato attraverso il
programma TEN-T, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione,
poiché una maggiore accessibilità rappresenta un elemento imprescindibile per garantire
un’Europa coesa e competitiva.
Rispetto a queste importanti considerazioni
è fondamentale riflettere su alcuni aspetti che assumono una importanza
straordinariamente rilevante per il futuro della nostra amata Calabria:
1)
E’ impensabile poter ammodernare l’obsoleta rete dei
trasporti calabrese, ed in particolare la S.S. 106, con i fondi erogati dallo Stato atteso
che la crisi economica impone una forte riduzione degli investimenti sulla rete
dei trasporti nazionali e, quindi, su quella regionale;
2)
Occorre utilizzare necessariamente i fondi europei che,
a questo punto, diventano l’unica possibilità per poter investire in
infrastrutture nel nostro Paese:
3)
E’ fondamentale far rientrare nella rete trans-europea TEN-T
il maggior numero di infrastrutture calabresi (compresa la strada Statale 106
Ionica che da queste rete ad oggi risulta esclusa), in modo da renderle
finanziabili e, quindi, ammodernabili attraverso, appunto, le risorse europee
nell’ambito del programma dei finanziamenti previsti dal 2014;
Per tutte queste ragioni intendo
porre alla Vostra attenzione alcune proposte che ritengo utili:
Per iniziare, ritengo sia
indispensabile inserire la strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità
infrastrutturali della nostra regione poiché ciò significa creare – Commissione,
Parlamento e Consiglio europea permettendo – una opportunità concreta e reale di ammodernamento
per questa importante arteria viaria atteso che attualmente non è soggetta a
poter ricevere finanziamenti europei in quanto non rientra nella rete TEN-T.
Specificare e far rilevare nel Piano
Regionale dei Trasporti, ed in un secondo momento attraverso la rappresentanza
parlamentare calabrese e la rappresentanza europea, che l’attuale documento di
programmazione europea TEN-T, non considera in maniera adeguata, gli obiettivi
della politica di coesione economica, sociale e territoriale stabiliti dalla
Strategia di Lisbona, tra le cui priorità, rientra il potenziamento delle reti
infrastrutturali finalizzate soprattutto a creare omogeneità e integrazione tra
territori, puntando proprio sull'integrazione della rete come attività di
completamento nella misura in cui arterie viarie fondamentali per il
Mezzogiorno e per la nostra regione quali la strada Statale 106 Ionica sono,
appunto, escluse dalle rete trans-europea TEN-T.
Intervenire in sede comunitaria
al fine di modificare le proposte approvate lo scorso 29 e 30 maggio 2013 in ambito europeo,
sulla nuova rete trans-europea di trasporto, con particolare riferimento alle
decisioni intraprese nei confronti della regione Calabria affinché sia previsto
l’inserimento della strada Statale 106 Ionica;
Adottare in conseguenza di quanto
suddetto, ogni iniziativa al fine di evitare, che gli accordi raggiunti sulla
definizione della nuova programmazione delle attività di sviluppo di
interconnessione delle reti TEN-T indicati dalla Commissione europea, ove
fossero approvati in via definitiva, possano accrescere ulteriormente il
crescente gap infrastrutturale e socio-economico, fra l'area settentrionale e
meridionale dell'Italia, ampliando inoltre il divario di una quota rilevante di
aree del Mezzogiorno già sconnesse al resto d'Europa.
Colgo l’occasione, inoltre, per
ricordare che il 29 e 30 maggio scorso, sono state approvate una serie di
proposte avanzate dal Commissario europeo per i trasporti, Siim Kallas, sulla
nuova revisione delle linee guida, della rete trans-europea di trasporti
unificata TEN-T, nell'ambito delle infrastrutture esistenti e di quelle
programmate dai documenti riportati all'interno degli allegati relativi
all'accordo tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo, emerge la volontà
di depotenziare – attraverso una riduzione degli investimenti – le regioni
meridionali e, più in particolare, la Calabria e la Sicilia.
Le proposte approvate dalla
Commissione europea lo scorso 29 e 30 maggio sulla nuova rete trans-europea di
trasporto, con riferimento alle decisioni riguardanti le regioni meridionali
dell'Italia e, più nello specifico, la nostra Calabria, rischiano pertanto, di
accrescere ulteriormente il divario esistente sia fra Nord e il Sud della
penisola, ma anche fra la nostra regione ed il resto dell'Europa in particolare
nei confronti dei Paesi euro-mediterranei
Non adoperarsi in favore
dell’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese decidendo di
rinunciare ad una lotta squisitamente politica assumerebbe, mai come oggi, un
significato chiaro: quello di voler trascurare, sottovalutare e posticipare
l'ammodernamento della S.S. 106!
Non credo sia più possibile
trascurare la strada Statale 106 Ionica calabrese poiché rappresenta ormai una
rete viaria tra le più carenti del nostro Paese, contraddistinta in molti
tratti dal deprecabile stato di manutenzione e con una durata degli spostamenti
nettamente maggiore rispetto al resto dell’Italia.
Non credo sia più possibile sottovalutare
la necessità ormai improcrastinabile di ammodernare dopo decenni di abbandono la S.S. 106 anche perché queste
importante arteria viaria non era stata progettata – nel ventennio fascista –
per gli attuali volumi di traffico.
Non credo sia più possibile
posticipare un intervento di ammodernamento della strada Statale 106 Ionica
Calabrese perché questa importante arteria viaria è necessaria alla produzione
e al consumo dell’intera area jonica calabrese ed è, quindi, essenziale per
assicurare il benessere di un’area dell’Europa che ha enormi potenzialità di
crescita.
Intendo ricordarvi, inoltre, il
numero abnorme di incidenti e di vittime e feriti causate dalla strada Statale
106 Ionica calabrese: documentate nel mio libro e ancor prima sancite nel nome
“strada della morte” con cui questa importante arteria viaria viene indicata e
riconosciuta ormai da tutti. La “strada della morte” dal 2001 al 2010 (quindi
in dieci anni), ha provocato 3.223 incidenti, 6.216 feriti e 283 vittime che
diventano 335 se consideriamo anche gli anni 2011 e 2012, mentre nel corrente
anno, ad oggi, ne ha provocate ben 20 e tra queste vorrei ricordare le sorelle
Valentina e Teresa Fiore, di 21 e 25 anni (16 febbraio 2013 - Rossano),
Domenico Iacino, 21 anni (10 maggio 2013 - Corigliano Calabro), Leonardo Gualandris,
12 anni (28 luglio 2013 - Villapiana), e Matteo Battaglia, 12 anni (24 agosto
2013 - Sellia Marina).
La nostra regione, mai come oggi,
ha seri problemi di sviluppo economico in parte imputabili all’inadeguatezza dei
sistemi di trasporto e alla carenza di collegamenti con le altre regioni
italiane e l’Unione europea. I Fondi strutturali e di coesione sono le principali
fonti di finanziamento per ridurre gli squilibri delle infrastrutture di
trasporto delle nostra regione che sono tra le più arretrate dell’Unione europea
ed, insieme, possono porre rimedio ad una mattanza che vede sempre più la
“strada della morte” strappare alla nostra amata regione molti dei suoi figli
migliori.
Non perdiamo questa occasione
unica ed importantissima. Si tratta di una possibilità storica per crescere e
prosperare. Non rinunciamo al diritto di creare un futuro per la nostra
Calabria. Spendiamoci per fare in modo che la strada Statale 106 Ionica
calabrese possa essere finanziata dai fondi europei e, finalmente, possa essere
ammodernata.
Fabio Pugliese