mercoledì 26 giugno 2013 0 commenti

Fabio Pugliese in giro per la Calabria a parlare della “strada della morte”




Sarà un fine mese di giugno impegnato per  Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?” un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese, il primo libro sulla famigerata “strada della morte”.

L’autore, infatti, sabato 29 giugno alle ore 18:30 parteciperà ed interverrà al 1° Raduno Regionale in Ricordo delle Vittime della Strada organizzato nella città di Cariati dall’ASSOCIAZIONE NAZIONALE CARABINIERI Sezione “Alfio Ragazzi”.

Domenica 30 giugno, invece, sarà presente ed interverrà al FORUM “STRADE E MOTORI” previsto per le ore 16:00 a Badolato (CZ). Il forum è parte integrante del programma del “5° Motoraduno Rebel Soul DANILO LENTINI”, evento dedicato al ricordo di Danilo Lentini, giovane ragazzo di 27 anni, deceduto nel 2008 in un tragico incidente sulla SS106.

“Non mi sottraggo mai – afferma Pugliese – agli inviti che ricevo in cui mi si chiede di parlare e, quindi, di non tacere sulla ‘strada della morte’. Tuttavia, sono particolarmente contento di poter partecipare ed intervenire nell’evento organizzato a Cariati sabato 29 giugno dall’Associazione Nazionale Carabinieri poiché ritengo che il tema del raduno ‘in ricordo delle vittime della strada’ sia decisamente opportuno in un comune, quello di Cariati appunto, che nei 113 chilometri del tratto cosentino di SS106 è il più colpito dalla famigerata strada Statale 106 Ionica.
Ancora più grande è la soddisfazione – continua Pugliese – per l’invito ricevuto dagli organizzatori del “5° Motoraduno Rebel Soul DANILO LENTINI”. Tanti, infatti, sono i motivi che mi legano ad uno speciale ed ideale affetto con la comunità di Badolato, un comune del catanzarese tra i più segnati e colpiti dalla “strada della morte”, dove esistono famiglie che hanno purtroppo avuto più lutti ascrivibili a questa “lingua nera di morte” ma anche una comunità che ha saputo come poche ribellarsi a questa straordinaria ingiustizia, che ha voluto dedicare un Parco in ricordo delle tante vittime della strada Statale 106 Ionica calabrese.
Spero ed auspico che sia forte la partecipazione soprattutto dei giovani a questi eventi – conclude Pugliese – che hanno una importanza cruciale e che sono utili a far maturare e far crescere una nuova consapevolezza: quella necessaria e fondamentale affinché questo problema relativo alla ‘strada della morte’, che è un problema di tutti, sia finalmente superato”.


martedì 18 giugno 2013 0 commenti

Questa mattina un ciclista travolto ed ucciso sulla strada Statale 106




Un ciclista amatoriale, Roberto Leonardo 52 anni, di Siderno è stato travolto ed ucciso da un pirata della strada sulla strada Statale 106, nei pressi di Roccella Ionica. Il ciclista stava percorrendo la strada Statale 106 Ionica calabrese in prossimità del Km 113 quando è stato investito dal mezzo che poi lo ha trascinato per alcuni metri. Dopo l'incidente stradale il conducente del mezzo non si è fermato ed ha proseguito la corsa. L’incidente pare sia avvenuto intorno alle ore 7:00 di questa mattina. Dai primi accertamenti è emerso che la vittima proveniente da Marina di Gioiosa Jonica, percorreva la statale verso Roccella Jonica. Inutile l'intervento del personale del 118, che ha potuto constatare solo il decesso. In corso la ricerca del pirata della strada. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini, già trovato il mezzo parcheggiato nella corsia opposta a circa 200 metri dal luogo dell'incidente, probabilmente l'autista dello stesso dovrebbe trovarsi ancora nella zona..

Sull’ennesimo incidente mortale sulla strada Statale 106 Ionica calabrese interviene Fabio Pugliese autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto inchiesta sulla tristemente nota “strada della morte”: “lungo la via della morte, questa mattina, registriamo con dolore l’ennesima vittima. Esprimo cordoglio alla famiglia di Roberto Leonardo, ai parenti ed agli amici ed insieme profonda indignazione nei confronti di chi è responsabile di questa morte: lo Stato insieme ed una classe politica calabrese incapace di affrontare e risolvere ormai da quasi un secolo un problema straziante quanto evidente ed insieme tutti quanti i calabresi che, nel silenzio più disperato e nell’indifferenza più vergognosa pur credendosi assolti sono pur sempre coinvolti. Assassino è chi può fare e non fa! Assassino e chi può dire e non dice! Fino a quando nella nostra amata terra regnerà l’immobilismo e l’omertà non saremo mai liberi neanche di poter fare una passeggiata in bicicletta”.
domenica 16 giugno 2013 0 commenti

Il libro inchiesta “Chi è Stato?” da oggi disponibile in ebook




COSENZA - Il libro “Chi è Stato? – un racconto-inchiesta sulla strada Statale 106 Ionica calabrese” di Fabio Pugliese, da oggi potrà essere acquistato anche in formato ebook, grazie alla nuova edizione curata dalla casa editrice digitale Teomedia. 

A rendere nota la notizia la redazione di Teomedia e lo stesso autore, Fabio Pugliese.

Disponibile sulle maggiori piattaforme di distribuzione italiane e internazionali – nonché da link diretto sul sito ufficiale www.chiestato.it -  il nuovo formato consentirà a quanti lo desiderano di leggerne i contenuti attraverso i propri device: ereader, tablet, smartphone e pc.

Acquisendo tutti i vantaggi del nuovo formato ebook, “Chi è Stato?” diventerà accessibile in maniera immediata e soprattutto capillare, valicando tutte le barriere della distribuzione tradizionale e consentendo a chiunque lo voglia di confrontarsi con gli importanti contenuti che esso veicola. Perché ciò che avviene attorno alla SS106, non riguarda solo la Calabria e i calabresi, bensì l’Italia intera.

Nell’annunciare la notizia, Fabio Pugliese che dichiara la propria “soddisfazione per aver dato al primo libro che parla della famigerata ‘strada della morte’ una versione digitale anche in considerazione del fatto che, ad oggi, le maggiori vendite del libro si registrano fuori dalla regione Calabria e, quindi, con evidenti disagi per gli acquirenti. Tramite l’ebook, invece, molte persone interessate al libro potranno acquistarlo on-line da tutta Italia (ed anche dall’estero), con una straordinaria facilità. A mio giudizio – conclude l’autore – la maggiore accessibilità del libro è importantissima: una sempre maggiore consapevolezza, infatti, può aiutarci a superare un problema centrale per la nostra amata Calabria ed anche per l’intero Paese”.
venerdì 14 giugno 2013 0 commenti

Fabio Pugliese: “Il silenzio e l’indifferenza sulla SS 106 causa di tutti i mali”




Un morto e un ferito è il bilancio di un incidente della strada avvenuto ieri pomeriggio lungo la strada Statale 106 Ionica calabrese, in territorio del comune di Crotone.

Nell'impatto fra due autovetture, avvenuto in contrada Bucchi, ha perso la vita Bruno Frustace, 84 anni, nativo di Strongoli, che si trovava alla guida di una Fiat Panda. Il mezzo, per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della Sezione di Crotone della Polizia stradale, si è scontrato frontalmente con una Fiat Punto sulla quale viaggiava un 24enne di Cirò Marina che è stato ricoverato all'ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. Sul posto sono accorse le ambulanze del 118 che hanno soccorso i due uomini; Bruno Frustace tuttavia è deceduto durante il trasferimento in ospedale.

Fabio Pugliese, autore di “Chi è Stato?”, il primo libro sulla famigerata “strada della morte”, dichiara: “apprendiamo con amarezza e sgomento dell’ennesima vittima della strada Statale 106 Ionica calabrese. È certamente allucinante la costante frequenza con la quale settimana dopo settimana, mese dopo mese, osserviamo lievitare l’incredibile ed autentico bollettino di guerra da ascrivere a questa strada maledetta. Restiamo impotenti rispetto a quanto accade ma, personalmente, non dimentico di esercitare l’unica azione che ritengo mi sia consentita: quella di denunciare, di ribadire, di parlare del silenzio vergognoso e della deplorevole indifferenza che gravita attorno a questo straordinario problema. Le istituzioni, la classe politica calabrese regionale e parlamentare, molti sindaci, dove sono? Questa è la vera causa di tutti i mali e, tempo, lo sarà per molto tempo ancora. Noi abbiamo il dovere – conclude Pugliese – di opporci a questo silenzio con il rumore dell’onestà, dell’amore vero e profondo verso questa nostra tetta, della speranza di chi lotta in direzione ostinata e contraria affinchè possa essere prima o poi riconosciuto ed ottenuto un diritto elementare: quello ad una viabilità ed una mobilità degna di un Paese civile!”
martedì 4 giugno 2013 0 commenti

Ennesima strage sulla strada Statale 106 Ionica calabrese.




Due lavoratori stranieri (Marcel Mocan, 44 anni, e Doru Badu, 42), hanno perso la vita in un terribile incidente avvenuto questa notte (tra lunedì e martedì), a Trebisacce, nei pressi di contrada Pagliara.
Erano circa le 3 quando il furgone sul quale viaggiavano insieme ad altre 7 persone (rumeni e bulgari) ha perso il controllo, forse a causa dello scoppio di un pneumatico, e si schiantato contro il guard-rail. Il mezzo prima di arrestare la sua corsa è carambolato più volte sulla strada e il bilancio è stato gravissimo: 2 morti 7 feriti, alcuni in gravi condizioni e che al momento si trovano ricoverati presso gli ospedali di Rossano e Corigliano. Sul posto ieri notte sono intervenuti i sanitari del 118 e la polizia stradale di Rossano che ha proceduto a mettere in sicurezza la strada e ad eseguire tutti i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
I primi ad intervenire sono stati i residenti di contrada Pagliara sobbalzati dal letto per il fracasso delle lamiere del mezzo. Lo scenario che si sono trovati di fronte è stato agghiacciante. Urla e pianti di chi è riuscito a salvarsi e che imprecava i due amici ormai senza vita. .

Sulla vicenda interviene Fabio Pugliese, autore del libro “Chi è Stato?”, il primo libro scritto sulla “strada della morte”: “quanto accaduto questa notte è gravissimo. Perdono la vita due uomini – probabilmente padri di famiglia – che dalla loro terra natia si erano spinti in Calabria semplicemente per lavorare ed hanno, invece, trovato la morte sulla strada Statale 106 Ionica. Ciò che è grave e che vorrei far notare, inoltre, e che l’incidente è avvenuto  a poche centinaia di metri dal luogo dove morì a gennaio scorso (circa 6 mesi fa), Vincenzo Salvatore Corvino (43enne di Trebisacce). In un tratto, quello dove è avvenuta la strage della scorsa notte, che da anni ormai fa registrare incidenti e tamponamenti pericolosi. Infatti, un precedente di simile entità è avvenuto diversi anni fa quando a perdere la vita furono 9 persone tant’è che alcuni cittadini in tempi non remoti avevano chiesto l’installazione di alcuni rallentatori di velocità, o quantomeno di piccoli dossi che potessero lenire la frequenza di incidenti ma ad oggi, purtroppo, nessun intervento su questo fronte è stato adottato. A tutto ciò – conclude Pugliese – si somma il silenzio di tutti i sindacati cosiddetti “dei lavoratori”, delle autorità ecclesiastiche e della classe politica dirigente di una regione, la Calabria, sempre più abbandonata a se stessa e fanalino di coda dell’Europa. Fin quando il popolo calabrese non prenderà coscienza di questo problema, la strada Statale 106 Ionica continuerà a seminare morte. Spero, come sempre, che ciò possa accadere presto: personalmente non mi sottrarrò mai al dovere di urlare forte che in realtà oltre allo Stato i responsabili di tutte queste morti siamo anche noi calabresi figli di una “cultura” fatta di rassegnazione e di omertà!
 
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