Caro Babbo
Natale è un po’ di tempo che non ti scrivo ma sai che accade così con il
passare del tempo…
Non ho
intenzione di chiederti un regalo. Non ti scrivo – come accadeva in passato –
per chiederti qualcosa per me! Non ho
intenzione di chiederti un oggetto in regalo. Vorrei solo chiederti una cortesia:
a te che sei buono con chi è buono nella festa in cui si esalta la natività e,
quindi, la vita.
Ti chiedo in
regalo di attraversare la strada Statale 106 con la tua slitta. Sono consapevole
che per consegnare i regali scegli vie più veloci e sicure per le tue renne:
però quest’anno ti chiedo di usare la SS 106.
Se puoi e se
ti avanza qualche minuto, nella frenesia della consegna dei regali che sempre
ti anima, fai una sosta al chilometro 269. Noterai dei fiori che ricordano una delle
tante vittime causate da una delle peggiori strade d'Italia: “la strada della
morte”. Poi dietro osserverai un cumulo di rifiuti accostati ad un muro che
separa la strada ad una ferrovia sempre più vuota di treni che la percorrono.
È l’immagine
della mia terra oggi: sempre più povera di sogni e speranze prima che di
denari; sempre distratta e sfiduciata; triste e delusa; stuprata ed
abbandonata; offesa e dimenticata.
Caro Babbo
Natale non ti chiedo un miracolo e neanche un oggetto ma solo un regalo: questa
notte passa dal chilometro 269 della strada Statale 106. Fermati un minuto!
Riposa un attimo. Osserva ciò che vedi.
Rifletti.
F.P.
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