mercoledì 9 ottobre 2013

Inserire la strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità del Piano Regionale dei Trasporti in prospettiva di un improcrastinabile ammodernamento di questa importante arteria viaria.




Al Presidente della Giunta Regionale
Onorevole Giuseppe Scopelliti

Al Presidente del Consiglio Regionale
Onorevole Francesco Talarico

All’Assessore ai Trasporti
Onorevole Luigi Fedele

All’Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici
Onorevole Giuseppe Gentile

All’Assessore all’Urbanistica
Onorevole Anfonso Dattolo

Ai Componenti dell’Ufficio di Presidenza della IV Commissione Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente
Onorevoli Gianluca Gallo, Antonio Scalzo, Fausto Orsomarso

Ai Componenti della IV Commissione Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente
Onorevoli Aurelio Chizzoniti, Pietro Crino, Mario Franchino, Mario Magno, Ennio Morrone, Domenico Talarico, Paquale Tripodi

Ai Capigruppo del Consiglio Regionale
Onorevoli Giuseppe Bova, Ottavio Bruni, Giampaolo Chiappetta, Emilio De Masi, Alfonsino Grillo, Agazio Loiero, Sandro Principe, Giulio Serra



Oggetto: Inserimento della strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità del Piano Regionale dei Trasporti in prospettiva di un improcrastinabile ammodernamento di questa importante arteria viaria.

Egregi Onorevoli,

È ormai assodato che gli investimenti infrastrutturali nel settore dei trasporti favoriscono la crescita economica, incrementano gli scambi commerciali e creano ricchezza. Senza reti efficienti, i residenti delle regioni più isolate o delle aree geograficamente svantaggiate come la nostra Calabria, rischiano di essere esclusi dall’offerta di servizi e dalle opportunità di impiego. Le infrastrutture di trasporto, in pratica, rappresentano un importante volano per lo sviluppo regionale poiché una rete di trasporto efficiente è essenziale per garantire una crescita economica sostenibile e l’equilibrio territoriale.

L’investimento che il Ministero alle Infrastrutture e Trasporti ha da poco impegnato sulla rete dei trasporti italiana è di circa 11 miliardi di euro e di questi solo 400 milioni sono destinati alla Calabria. Si tratta di risorse inadeguate che ci aiutano a comprendere meglio le ragioni della crisi economica che attraversa il nostro Paese ed insieme l’inconsistenza di un finanziamento certamente insignificante non solo per l’esigenze della nostra nazione ma  anche e, soprattutto, per la nostra regione.

Non dimentico di ricordare, a tal proposito, che per l’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese occorro 15 miliardi di euro e che dei 400 milioni stanziati dal Ministero alle Infrastrutture e Trasporti neanche un euro è destinato a questa importante arteria viaria.

Appare evidente, quindi, che per poter realizzare cambiamenti significativi sulla rete dei trasporti in Calabria e, più nello specifico, sulla S.S. 106, bisogna inevitabilmente affidarsi ai Fondi Europei che rappresentano una fondamentale ed imprescindibile fonte di finanziamento per il potenziamento delle reti di trasporto nelle regioni più arretrate del continente qual è, appunto, la nostra amata Calabria.

Intendo ricordare che la Rete trans-europea di trasporto (TEN-T) è la base per la movimentazione dei flussi di merci, nonché lo strumento che consente ai cittadini di spostarsi liberamente all’interno dell’Unione europea. È una politica strategica che unisce la parte occidentale e orientale dell’UE e disegna il futuro spazio unico europeo dei trasporti. Si tratta, in pratica, di un insieme di progetti considerati prioritari (ad oggi sono ben 30), che vanno a formare la cosiddetta rete di trasporto trans-europea (in acronimo TEN-T, dall'inglese Trans-European Networks - Transport). La TEN-T favorisce lo sviluppo del mercato interno, rafforza la coesione economica e sociale e collega le aree insulari, remote e periferiche, come la nostra Calabria, con le regioni centrali dell’Unione europea.

Intendo ricordare, altresì, che il sostegno dell’Unione Europea alla rete TEN-T viene erogato attraverso il programma TEN-T, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione, poiché una maggiore accessibilità rappresenta un elemento imprescindibile per garantire un’Europa coesa e competitiva.

Rispetto a queste importanti considerazioni è fondamentale riflettere su alcuni aspetti che assumono una importanza straordinariamente rilevante per il futuro della nostra amata Calabria:
1)      E’ impensabile poter ammodernare l’obsoleta rete dei trasporti calabrese, ed in particolare la S.S. 106, con i fondi erogati dallo Stato atteso che la crisi economica impone una forte riduzione degli investimenti sulla rete dei trasporti nazionali e, quindi, su quella regionale;
2)      Occorre utilizzare necessariamente i fondi europei che, a questo punto, diventano l’unica possibilità per poter investire in infrastrutture nel nostro Paese:
3)      E’ fondamentale far rientrare nella rete trans-europea TEN-T il maggior numero di infrastrutture calabresi (compresa la strada Statale 106 Ionica che da queste rete ad oggi risulta esclusa), in modo da renderle finanziabili e, quindi, ammodernabili attraverso, appunto, le risorse europee nell’ambito del programma dei finanziamenti previsti dal 2014;

Per tutte queste ragioni intendo porre alla Vostra attenzione alcune proposte che ritengo utili:

Per iniziare, ritengo sia indispensabile inserire la strada Statale 106 Ionica calabrese tra le priorità infrastrutturali della nostra regione poiché ciò significa creare – Commissione, Parlamento e Consiglio europea permettendo – una  opportunità concreta e reale di ammodernamento per questa importante arteria viaria atteso che attualmente non è soggetta a poter ricevere finanziamenti europei in quanto non rientra nella rete TEN-T.

Specificare e far rilevare nel Piano Regionale dei Trasporti, ed in un secondo momento attraverso la rappresentanza parlamentare calabrese e la rappresentanza europea, che l’attuale documento di programmazione europea TEN-T, non considera in maniera adeguata, gli obiettivi della politica di coesione economica, sociale e territoriale stabiliti dalla Strategia di Lisbona, tra le cui priorità, rientra il potenziamento delle reti infrastrutturali finalizzate soprattutto a creare omogeneità e integrazione tra territori, puntando proprio sull'integrazione della rete come attività di completamento nella misura in cui arterie viarie fondamentali per il Mezzogiorno e per la nostra regione quali la strada Statale 106 Ionica sono, appunto, escluse dalle rete trans-europea TEN-T.  
Intervenire in sede comunitaria al fine di modificare le proposte approvate lo scorso 29 e 30 maggio 2013 in ambito europeo, sulla nuova rete trans-europea di trasporto, con particolare riferimento alle decisioni intraprese nei confronti della regione Calabria affinché sia previsto l’inserimento della strada Statale 106 Ionica;

Adottare in conseguenza di quanto suddetto, ogni iniziativa al fine di evitare, che gli accordi raggiunti sulla definizione della nuova programmazione delle attività di sviluppo di interconnessione delle reti TEN-T indicati dalla Commissione europea, ove fossero approvati in via definitiva, possano accrescere ulteriormente il crescente gap infrastrutturale e socio-economico, fra l'area settentrionale e meridionale dell'Italia, ampliando inoltre il divario di una quota rilevante di aree del Mezzogiorno già sconnesse al resto d'Europa.

Colgo l’occasione, inoltre, per ricordare che il 29 e 30 maggio scorso, sono state approvate una serie di proposte avanzate dal Commissario europeo per i trasporti, Siim Kallas, sulla nuova revisione delle linee guida, della rete trans-europea di trasporti unificata TEN-T, nell'ambito delle infrastrutture esistenti e di quelle programmate dai documenti riportati all'interno degli allegati relativi all'accordo tra Commissione, Parlamento e Consiglio europeo, emerge la volontà di depotenziare – attraverso una riduzione degli investimenti – le regioni meridionali e, più in particolare, la Calabria e la Sicilia.

Le proposte approvate dalla Commissione europea lo scorso 29 e 30 maggio sulla nuova rete trans-europea di trasporto, con riferimento alle decisioni riguardanti le regioni meridionali dell'Italia e, più nello specifico, la nostra Calabria, rischiano pertanto, di accrescere ulteriormente il divario esistente sia fra Nord e il Sud della penisola, ma anche fra la nostra regione ed il resto dell'Europa in particolare nei confronti dei Paesi euro-mediterranei

Non adoperarsi in favore dell’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese decidendo di rinunciare ad una lotta squisitamente politica assumerebbe, mai come oggi, un significato chiaro: quello di voler trascurare, sottovalutare e posticipare l'ammodernamento della S.S. 106!

Non credo sia più possibile trascurare la strada Statale 106 Ionica calabrese poiché rappresenta ormai una rete viaria tra le più carenti del nostro Paese, contraddistinta in molti tratti dal deprecabile stato di manutenzione e con una durata degli spostamenti nettamente maggiore rispetto al resto dell’Italia.
Non credo sia più possibile sottovalutare la necessità ormai improcrastinabile di ammodernare dopo decenni di abbandono la S.S. 106 anche perché queste importante arteria viaria non era stata progettata – nel ventennio fascista – per gli attuali volumi di traffico.
Non credo sia più possibile posticipare un intervento di ammodernamento della strada Statale 106 Ionica Calabrese perché questa importante arteria viaria è necessaria alla produzione e al consumo dell’intera area jonica calabrese ed è, quindi, essenziale per assicurare il benessere di un’area dell’Europa che ha enormi potenzialità di crescita.

Intendo ricordarvi, inoltre, il numero abnorme di incidenti e di vittime e feriti causate dalla strada Statale 106 Ionica calabrese: documentate nel mio libro e ancor prima sancite nel nome “strada della morte” con cui questa importante arteria viaria viene indicata e riconosciuta ormai da tutti. La “strada della morte” dal 2001 al 2010 (quindi in dieci anni), ha provocato 3.223 incidenti, 6.216 feriti e 283 vittime che diventano 335 se consideriamo anche gli anni 2011 e 2012, mentre nel corrente anno, ad oggi, ne ha provocate ben 20 e tra queste vorrei ricordare le sorelle Valentina e Teresa Fiore, di 21 e 25 anni (16 febbraio 2013 - Rossano), Domenico Iacino, 21 anni (10 maggio 2013 - Corigliano Calabro), Leonardo Gualandris, 12 anni (28 luglio 2013 - Villapiana), e Matteo Battaglia, 12 anni (24 agosto 2013 - Sellia Marina).

La nostra regione, mai come oggi, ha seri problemi di sviluppo economico in parte imputabili all’inadeguatezza dei sistemi di trasporto e alla carenza di collegamenti con le altre regioni italiane e l’Unione europea. I Fondi strutturali e di coesione sono le principali fonti di finanziamento per ridurre gli squilibri delle infrastrutture di trasporto delle nostra regione che sono tra le più arretrate dell’Unione europea ed, insieme, possono porre rimedio ad una mattanza che vede sempre più la “strada della morte” strappare alla nostra amata regione molti dei suoi figli migliori.

Non perdiamo questa occasione unica ed importantissima. Si tratta di una possibilità storica per crescere e prosperare. Non rinunciamo al diritto di creare un futuro per la nostra Calabria. Spendiamoci per fare in modo che la strada Statale 106 Ionica calabrese possa essere finanziata dai fondi europei e, finalmente, possa essere ammodernata.
  
Fabio Pugliese

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