È avvenuto oggi l’incontro, tra
il Vescovo della diocesi di Rossano-Cariati S.E. Mons. Santo Marcianò e Fabio
Pugliese, l’autore del libro “Chi è Stato?”, un racconto-inchiesta sulla strada
Statale 106 Ionica calabrese.
Nell’incontro, avvenuto a Rossano
in vescovado, il giovane autore del libro sulla famigerata “strada della morte”
ha avuto un lungo colloquio con S.E. e poi l’opportunità – attraverso una
lettera che si allega – di avanzare alcune proposte all’alto prelato: l’invio
di una lettera pastorale al Presidente della Giunta Regionale, al Presidente
del Consiglio Regionale ed i rappresentanti di tutte le forze politiche
presenti in Consiglio con l’invito ad un impegno formale nella ricerca di
quelle soluzioni concrete e necessarie affinché l’ammodernamento della S.S. 106
sia finalmente affrontato con decisione e risolto; istituire nella diocesi di
Rossano-Cariati una giornata per il ricordo di tutte le vittime della “strada
della morte” ed organizzare una fiaccolata aperta ovviamente a tutti per
ricordare con la preghiera le tante, tantissime vittime, della S.S.106; si
potrebbero spronare i sindaci della nostra diocesi ad unirsi all’interno di un Tavolo
Permanente istituito con la finalità specifica di ottenere le risorse necessarie
all’ammodernamento della strada Statale 106 Ionica calabrese; promuovere un
corso, per tutte le scuole della diocesi di ogni ordine e grado, organizzato da
strutture specializzate e competenti, che abbia le finalità di far capire ai
ragazzi cosa occorre fare e come occorre comportarsi sulla strada, educare i ragazzi
ad una maggiore coscienza civile rispetto alla necessità di ammodernare questa
strada e sull’impegno che ognuno di noi può assumere individualmente affinché
questo obiettivo possa essere raggiunto e poi spiegare le regioni per le quali
la vita è un patrimonio prezioso che ognuno di noi deve difendere ad ogni costo
e con qualsiasi mezzo.
«Sono molto orgoglioso, da
cattolico, di aver avuto l’opportunità – dichiara Fabio Pugliese – di
incontrare e conoscere S.E. Mons. Santo Marcianò, e poi sono molto contento di
aver letto nelle sue parole una reale e viva preoccupazione rispetto alla morte
economica ed alle tante vite spezzate provocate dalla strada Statale 106
Ionica. Nell’incontro è emersa la buona volontà di spendersi per riaccendere
anche una piccola speranza e sono convinto che qualcosa accadrà. Ho avvertito
nelle sue parole la necessità di non rassegnarsi, di ritornare a credere che è
possibile cambiare e migliorare il nostro destino con l’aiuto anche di Dio. Sono
fiducioso ed ottimista sul futuro dopo questo incontro e sono altrettanto certo
che il mio fratello Vescovo non tarderà – appena sarà possibile – a rendere
concrete idee e progetti che possono scuotere le coscienze e rinnovare nella
gente la passione per la vita, per i valori che contano e per ciò che rappresenta
il bene per tutti».
Calopezzati, 20 settembre 2013
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