Prima di lei, infatti, sulla
strada Statale 106 Ionica calabrese abbiamo avuto Jonel Parus di 32 anni, deceduto l’01 gennaio 2013 a Isola Capo Rizzuto
(KR), Carlo Chiriaco di 67 anni,
deceduto il 10 gennaio 2013 a
Catanzaro Lido (CZ), Vincenzo Salvatore
Corvino di 43 anni, deceduto il 03 gennaio 2013 a Trebisacce (CS), le
sorelle Valentina Fiore di 21 anni e
Teresa Fiore di 25 anni, decedute il
16 febbraio 2013 a
Rossano (CS), Antonio Perrone di 52
anni, deceduto il 29 aprile 2013
a Isola Capo Rizzuto (KR), Domenico Iacino di 21 anni, deceduto il 10 maggio 2013 a Corigliano Calabro
(CS), Marcel Mocan di 44 anni e Doru Badu di 42 anni, deceduti il 04
giugno 2013 a
Trebisacce (CS), Bruno Frustace di
84 anni, deceduto il 13 giugno 2013
a Strongoli (KR) e Roberto
Leonardo di 52 anni, deceduto il 18 giugno 2013 - Roccella Ionica (RC).
Questo ultimo incidente mortale è
avvenuto nel tratto della S.S. 106 Ionica calabrese che attraversa il crotonese
esattamente il giorno dopo la
Manifestazione di protesta del 19 luglio indetta dal comitato
V.I.T.A di Cirò Marina e dal suo Presidente Nando Amoruso alla quale ho
personalmente partecipato e che, appunto, invoca (peraltro da anni!),
l’ammodernamento di questa strada fuori norma, obsoleta e, purtroppo, letale
per moltissime persone che vi hanno lasciato la vita! Ben 283, infatti, le
vittime su questa strada dal 2001 al 2010!
L’incidente, inoltre, è avvenuto
ieri 20 luglio 2013: nello stesso giorno in cui a Bovalino si è registrato uno
spettacolare incidente, al km 88 della S.S. 106, all’altezza dello svincolo del
centro commerciale “I gelsomini”, laddove una Renault Laguna, a bordo della
quale viaggiava un’anziana coppia di coniugi, è stata travolta mentre tentava
di immettersi nella carreggiata da un fuoristrada Kia, con a bordo altre due
persone, di cui un bambino di 12 anni (per fortuna senza vittime), e nello
stesso giorno in cui l'Associazione Culturale "Catanzaro in
Movimento" – chiedendo all'ANAS quanti incidenti ancora dovranno
verificarsi affinché i "parrucconi" dei piani alti di Via De Riso
(sede ANAS Catanzaro), prendano provvedimenti – decidono, provocatoriamente, di
istituire un premio a favore del 100esimo automobilista ferito in un sinistro
presso il cavalcavia di Giovino!
La verità ormai è sotto gli occhi
di tutti: lo Stato Italiano, uccide i calabresi!
Lo Stato Italiano uccide i
calabresi da ormai quasi un secolo con una strada che produce sempre più
isolamento, desolazione, povertà, ingiustizia e, purtroppo, morte. Lo Stato
Italiano uccide i calabresi che non hanno voce, che sono abbandonati al loro
destino e vengono trattati con indifferenza da tutte – dico tutte – le
istituzioni.
Chiedo quando finirà questa
ingiustizia, questa carneficina?
Forse quando sulla strada Statale
106 Ionica calabrese a morire non sarà una giovane ragazza precaria, un
bracciante, un pensionato oppure un povero disoccupato ma quando a morire sarà
un Presidente di Regione, un Onorevole Regionale o Nazionale oppure un alto
Dirigente dell’ANAS o magari il Presidente del Consiglio o il Presidente della
Repubblica: persone, quelle citate, che la strada Statale 106 Ionica calabrese
non la percorrono mai.
Questi ultimi, lontani e distanti
da questo luogo di morte hanno responsabilità che neanche immaginano. Sono lo
Stato! Quello Stato assassino che uccide i calabresi!
Fabio Pugliese
Calopezzati, 21 luglio 2013
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