L’incidente che oggi, a Saline
Joniche, in provincia di Reggio Calabria, lungo la strada Statale 106 ha provocato la morte di
Giovanni Bevilacqua e della moglie, deceduta dopo il ricovero nel reparto di
rianimazione degli ospedali Riuniti a Reggio Calabria, ci restituisce l’ennesima
grande sconfinata amarezza.
La “strada della morte” continua
imperterrita a mietere vittime nel silenzio e nell’indifferenza generale. Perdono
la vita uomini e donne con una cadenza che ha dell’incredibile e nessuno riesce
a muovere un dito a spendersi affinché possa nascere e maturare una nuova
consapevolezza: serve ammodernare questa strada! Occorre fare in modo che su
questa strada pericolosissima non ci siano più vittime.
Giovanni Bevilacqua e sua moglie
diventano purtroppo rispettivamente la diciassettesima e la diciottesima
vittima della strada Statale 106 Jonica calabrese nel solo 2013: un dato, questo,
che si commenta da solo.
Esprimo alla Famiglia Bevilaqua vicinanza
e sentimenti di profondo cordoglio ed auspico e spero che le loro vite, come
quelle di tantissimi altri, possano non essere dimenticate ma riescano a
scuotere chi di dovere a fare ciò che deve essere fatto affinché la vergogna di
questa strada possa finire al più presto, affinché sia data ai calabresi una
strada dignitosa e giusta, affinché non ci siano più vittime sulla “strada
della morte”.
Fabio Pugliese
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