venerdì 2 agosto 2013

Condivido, apprezzo ed ammiro la scelta del Sindaco di Umbriatico per una moderna S.S. 106

(Nella foto da sinistra: Pasquale Abenante, Ferdinando Amoruso e Fabio Pugliese)



Nella manifestazione del 19 luglio a Cirò Marina, indetta dall’Associazione Pro S.S. 106 “V.I.T.A.” e dal suo Presidente Ferdinando Amoruso alla quale ho avuto modo di partecipare con grande piacere ho conosciuto il Sindaco di Umbriatico Pasquale Abenante.
Apprendo dalla stampa online del crotonese le ragioni per le quali il Sindaco Abenante e, con lui, tutta l’Amministrazione, ha aderito al movimento di Ferdinando Amoruso. Esprimo il massimo apprezzamento per le regioni e la scelta di un giovane sindaco che – attraverso questa scelta – manifesta in modo inequivocabile non solo l’attaccamento e l’amore che ha per il proprio territorio, una visione politica non ristretta e limitata alla sola piccola realtà in cui vive e le evidenti capacità di visione e competenza politica ma, soprattutto, la grande attenzione verso il problema della strada Statale 106 jonica calabrese ed a tutte le straordinarie negative conseguenze che la “strada della morte” riveste per l’intera Calabria.  
In questi ultimi giorni, più volte sulla stampa, ho avuto la possibilità di intervenire per sostenere la necessità di opporci e di lottare – come popolo calabrese intendo – prima ancora che per l’ammodernamento della S.S. 106 contro il silenzio che viene normalmente disteso sulle tante vicende che riguardano questa strada. Ritengo sia una buona notizia apprendere che, malgrado il silenzio sulla S.S.106, ci siano sindaci che guidano la propria Amministrazione verso scelte di rottura, di cambiamento e, soprattutto, di lotta per una Calabria migliore.
L’Associazione V.I.T.A., infatti, rappresenta da oltre un decennio – è noto ormai a molti – il comitato Pro S.S.106 più attivo della jonica calabrese. Il suo vulcanico ed indomito Presidente Ferdinando Amoruso, eroe calabrese, è noto non solo per le diverse eclatanti manifestazioni di protesta, per essersi incatenato più volte sulla S.S. 106 e persino a Roma davanti alla sede del Ministero alla Infrastrutture ed a Palazzo Chigi, per aver ideato il “Parco con le 200 croci” accanto al monumento dei Fretelli Bandiera di Crotone ma è altrettanto noto per aver ottenuto dei risultati che sono sotto gli occhi di molti. Non a caso, lo stesso Amoruso, oggi fa parte dell’Osservatorio sulla S.S. 106 nel crotonese istituito dal Ministero ai Trasporti.
Auspico e spero, quindi, che altri sindaci del crotonese e della Calabria possano seguire il grande esempio di Ferdinando Amoruso e del Sindaco di Umbriatico Pasquale Abenante e decidere di aderire ad una lotta concreta e reale (una delle poche presenti nella nostra Calabria), di civiltà, di progresso e di sviluppo per il territorio. Ciò, infatti, permetterebbe alle istanze per una moderna S. S. 106 di poter trovare sempre più aderenza nei paesi, nella gente, tra i giovani. Questo è ciò che occorre per liberare la nostra amata regione dai tanti gap infrastrutturali. Questo è ciò che serve per liberare la Calabria dai suoi guai storici rimasti irrisolti come quello legato appunto alla strada Statale 106 jonica calabrese.

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